BLOCCO NELLO STUDIO: COME AFFRONTARLO E SUPERARLO

Quando con i miei pazienti si affronta la problematica del blocco nello studio, una delle frasi che sento spesso è proprio questa:
“Ci ho provato in ogni modo, ma non riesco proprio a stare sui libri. Io leggo, studio ma alla fine non ricordo nemmeno quello che ho letto, mi distraggo ogni 5 minuti”
Sapete una cosa? Molto spesso la reale voglia di studiare, di approfondire, di conoscenza, si sviluppa tardi, quando siamo ben avviati nel mondo del lavoro. Ma è un bisogno che nasce da una necessità.
Riavvolgiamo il nastro e chiariamo una cosa ragazzi: la voglia di studiare non è che sia la caratteristica principale degli studenti. Con il blocco nello studio la voglia di studiare c’entra poco o niente. Si tratta di un vero e proprio blocco della persona in quel momento di vita. Freezing. Stai li fermo dove sei e come sei.
Cosa succede quando si ha un blocco nello studio
Si è sempre riusciti a studiare senza troppi intoppi.
Siete sempre riusciti a stare dietro ad obiettivi, nottate in bianco, interrogazioni ed esami. Anche a Natale, Pasqua e Ferragosto. Quello che sta capitando ora sembra totalmente diverso. Ora sembra davvero impossibile finire anche solo una pagina, si trovano mille scuse per ritardare l’inizio dello studio e, anche quando ci si riesce, non si conclude nulla. Si leggono e si rileggono per ore le stesse righe rimanendo con la testa tra le nuvole.
Il panico e la tragedia arrivano però nel momento in cui abbiamo un esame o una interrogazione programmata.

La paura prende il sopravvento già dal giorno prima.
Se ci si trova nella “giornata giusta” si decide di non presentarsi proprio. Nella giornata sbagliata, invece, si fa scena muta, fortificando sempre più l’idea di non valere niente.
Perché non si riesce più a studiare?
Si tratta di un vero e proprio blocco. Tuttavia, leggete bene, lo studio c’entra solo parzialmente.
Il blocco negli studi rappresenta un più generale blocco di vita.
Avete presente la paura di crescere? In alcuni momenti, per diverse ragioni, si può avere bisogno di fermarsi senza rendersene conto. Anzi, non di fermarsi, proprio di rimanere ancorati e bloccati. E’ un tempo necessario, indispensabile, perché in questo momento crescere è terribilmente difficile.
Qual è la connessione tra il blocco nello studio e la paura di crescere?

Nella vita cresciamo, ossia diventiamo indipendenti e autonomi, seguendo due direzioni:
- la direzione dello studio/lavoro;
- la direzione delle relazioni
Grazie alla prima diventiamo indipendenti a livello intellettuale, cognitivo ed economico. Questo è la strada che ci permette di staccarci dalla nostra famiglia di origine e che crea le basi affinchè possiamo mantenerci da soli. E’ la capacità di autonomia.
La seconda direzione, è la strada delle relazioni e più in generale delle emozioni, ci permette di diventare indipendenti a livello affettivo. Ci permette di sentire di possedere una personalità e delle “sensazioni” solo nostre.
Durante l’adolescenza generalmente si creano importanti rapporti che ci spingono a fare le prime uscite, le prime sperimentazioni e tutta una serie di esperienze di indipendenza.
Quando LA PAURA DI CRESCERE, per diversi motivi, si attiva, ecco il blocco di uno di questi “BINARI”.
Ci possono essere tante motivazioni, che vanno sempre capite;
ecco le principali:
- “Sento di non avere gli strumenti necessari per proseguire e mi blocco perché sento di non avere le risorse per farcela (autostima, sicurezza, conoscenza di sé);
- C’è chi ha un ruolo fondamentale nella famiglia di origine (ad esempio, fa da mediatore nei conflitti tra mamma e papà), quindi non si può permettere di crescere perché non sa come farebbero senza di lui.
- “Finché non mi dimostrerai che mi vuoi bene e che ci sei sempre per me, non vado avanti!”. Il blocco a volte viene “usato” per soddisfare un bisogno molto importante sia dai bambini che dagli adolescenti. E’ una sorta di tentativo di risarcimento per alcune mancanze che si sente di avere subito.
- Se cresco, perdo la mia unicità, il mio essere così amato e speciale, chi me lo fa fare? Rimango piccolo! Come? mi blocco qui e ciao a tutti!!
A volte succede che si abbia paura di perdere, con la crescita, l’idea di famiglia perfetta che si ha avuto durante l’infanzia. Bloccarsi è un po’ come pestare i piedi per rimanere dove si è. Non si vuole perdere qualcosa di importante.
Cosa posso fare se sono bloccato totalmente?
Se il blocco va avanti da molto, la cosa ideale è iniziare un percorso di psicoterapia. Il passaggio fondamentale per sbloccarsi è quello di capire le motivazioni che ci tengono ancorati li. Solitamente ci si sblocca in tempi davvero brevi.
Sappiate che, generalmente, il lavoro sul metodo di studio e sulla “voglia di studiare” servono davvero a poco.
Le motivazione vanno ricercate nel rapporto con se stessi e quindi occorre riavvolgere il nastro e scendere un pochino in profondità.
A cura della Dott.ssa Alice Perotti

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