baci perugina hand-made

 

Se mi dovessero chiedere quali siano i cioccolatini più “romantici” di sempre, il mio pensiero andrebbe dritto a loro: i baci perugina home-made.

La storia vuole che il nome con cui furono chiamati la prima volta era tutt’altro che romantico, strano da credere vero?

La storia dei baci perugina

baci perugina hand-made

Si dice che questo cioccolatino nacque da un’idea di Luisa Spagnoli, che lo realizzò utilizzando gli scarti di granella di nocciole mescolandole al cioccolato e ponendo sulla superficie di ognuno una nocciola intera.

Associò la sua forma irregolare alla figura di un pugno chiuso con una nocca sporgente e decise, così, di chiamarlo “cazzotto”.

Fu Giovanni Buitoni, all’epoca amministratore delegato della Perugina, ad insistere per modificare quel nome: chi, desiderando un cioccolatino, avrebbe mai chiesto un cazzotto? 

Insieme scelsero un nome che richiamasse la dolcezza e il romanticismo: ed ecco il “Bacio”!

Baci Perugina home-made: un’idea originale da regalare a San Valentino

lista degli ingredienti:

  • 100g cioccolato al latte 
  • 20g burro
  • 70g nutella
  • 70g nocciole
  • 150g di cioccolato fondente

Procedimento:

  1. Far sciogliere a bagnomaria il cioccolato al latte insieme al burro.
  2. Tritare le nocciole e tostarle leggermente.
  3. Unire la nutella e le nocciole, amalgamare e riporre il composto in frigorifero per un’ora.
  4. Una volta tolto dal frigo lasciare ammorbidire un po’ l’impasto e formare con le mani delle palline
  5. Posizionare una nocciola in cima ad ogni cioccolatino.
  6. Riporli nuovamente in frigorifero per farli rassodare.
  7. Nel frattempo, far sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente ed una volta intiepidito, immergere uno ad uno i cioccolatini, con l’aiuto di una forchetta e adagiarli sulla carta forno. 

Come dara un tocco in più ai vostri baci perugina home-made? Preparate dei bigliettini fatti a mano con la vostra frase del cuore preferita, e preparate un bel packaging! 

baci perugina home-made

articolo a cura di @angela_cuzzocrea

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